METAPONTO – Le gelate degli ultimi giorni hanno provocato specie nel Metapontino ingenti danni in particolare alle produzioni di pesche e albicocche, che si trovavano in una fase fenologica avanza nell’ ingrossamento dei frutti.

La segnalazione arriva da Cia e Coldiretti. Il presidente della Cia-Agricoltori di Matera Giuseppe Stasi ha affermato che “alcune zone hanno visto azzerare la produzione e di conseguenza il raccolto. Sarà difficile per le aziende colpite, soprattutto dopo la calamità dovuta alla grandine dello scorso anno – dice il dirigente della Cia – ripartire se non ci sarà un aiuto concreto da parte della regione e del governo. Gli Uffici Cia stanno procedendo su tutto il territorio regionale ad individuare con precisione zone colpite e tipologie subculture danneggiate al fine di segnalare il tutto alla Regione per la richiesta di stato di calamità. Poiché risultano sinora cinque le Regioni del centro-nord che stanno avviando l’iter di richiesta al Governo dello stato di calamità, primo obiettivo è quello che la Regione Basilicata faccia altrettanto. L’annuncio del sottosegretario alle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, in merito all’ondata di gelo che ha colpito più parti del Paese, di voler far fronte all’emergenza non appena saranno in possesso dell’entità dei danni, è un primo passo che deve tradursi in atti e provvedimenti concreti da parte del Mipaaf.
“È purtroppo pesante il quadro che emerge dalle prime rilevazioni effettuate dalle aziende agricole – aggiunge invece la Coldiretti – con percentuali compromesse altissime, nei casi più gravi si arriva fino al 70-80 per cento, anche se sarà nei prossimi giorni che si avrà un quadro più preciso. Le gelate di questi giorni – scrive il presidente di Coldiretti Basilicata Antonio Pessolani – hanno bruciato centinaia di ettari di colture pregiate, dall’Alto Bradano alla Val D’Agri (Paterno, Marsico Nuovo, Tramutola e Grumento Nova) fino al Metapontino, da Nova Siri a Rotondella, e in parte i territori dei Comuni di Montalbano Jonico, Marconia di Pisticci, Scanzano Jonico e Tursi. Le temperature alte delle scorse settimane hanno favorito il risveglio della vegetazione che si è presentata vulnerabile a questo abbassamento delle temperature; una situazione drammatica per molte imprese agricole che hanno visto perdere in una giornata il lavoro di un intero anno”. Avviata la raccolta delle segnalazioni da trasmettere alla Regione per gli atti conseguenti e al fine di favorire il risarcimento anche a tutte quelle aziende che non hanno potuto sottoscrivere polizze assicurative, anche attraverso una deroga alla Legge 102/2004″.