Ai figli il cognome di entrambi i genitori: il caso di una famiglia lucana porta la Corte Costituzionale ad una decisione storica

POTENZA – D’ora in poi i figli dovranno avere il cognome di entrambi i genitori nell’ordine dai medesimi concordato, salvo che essi decidano di comune accordo, di attribuire soltanto il cognome di uno dei due. E’ la conseguenza della decisione della Corte Costituzionale presa sulla base di una questione sollevata dagli avvocati Domenico Pittella e Giampaolo Brienza per conto di una famiglia lucana. Per la Consulta è “discriminatoria e lesiva dell’identità del figlio” la regola che attribuisce automaticamente il cognome del padre.

In particolare, la Corte si è pronunciata sulla norma che non consente ai genitori, di comune accordo, di attribuire al figlio il solo cognome della madre e su quella che, in mancanza di accordo, impone il solo cognome del padre, anziché quello di entrambi i genitori. In attesa del deposito della sentenza, l’Ufficio comunicazione e stampa della Corte costituzionale fa sapere che le norme censurate sono state dichiarate illegittime per contrasto con gli articoli 2, 3 e 117, primo comma, della Costituzione, quest’ultimo in relazione agli articoli 8 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

Secondo la Corte nel solco del principio di eguaglianza e nell’interesse del figlio, entrambi i genitori devono poter condividere la scelta sul suo cognome, che costituisce elemento fondamentale dell’identità personale. La Corte ha, dunque, dichiarato l’illegittimità costituzionale di tutte le norme che prevedono l’automatica attribuzione del cognome del padre, con riferimento ai figli nati nel matrimonio, fuori dal matrimonio e ai figli adottivi. È compito del legislatore regolare tutti gli aspetti connessi alla presente decisione. La sentenza sarà depositata nelle prossime settimane.