POTENZA- Il cerino passa nelle mani dell’onorevole di Potenza, Roberto Speranza. A cui i vari rappresentanti della coalizione avrebbero posto l’ultima condizione. Una sorta di ultimatum. Passo indietro dal sostegno al De Luca bis e diritto di indicare una rosa di nomi per la candidatura a sindaco di Potenza della coalizione unitaria del centrosinistra. Perchè il rischio più grande che si profila all’orizzonte, è quello di spaccare il fronte in due, tre blocchi. De Luca, Speranza e i consiglieri polesiani da un lato e il resto del Pd dall’altro lato. E tra i vari profili che circolano tra i fedelissimi dell’onorevole di Potenza, c’è quello di una donna. Una donna per unire la coalizione. L’anti De Luca, consigliere comunale uscente per Mdp, Bianca Andretta. Una soluzione che potrebbe togliere dall’impasse l’intero arco dei partiti in campo, Pd, Mdp, +Europa, Popolari, i Verdi. Tutti bloccati sul caso De Luca che non è escluso possa comunque decidere di correre in autonomia depotenziato dal blocco degli uscenti Mdp, e sostenuto da una lista civica del parlamentare Salvatore Caiata. La possibilità concreta di un compattamento Pd-Mdp però non è così scontata, soprattutto perchè al leader nazionale degli ex bersaniani il Pd ha affidato un compito ben preciso. Una rosa di nomi e non un nominativo secco preso tra gli uscenti. Perchè l’obiettivo resta sempre lo stesso: mettere insieme quante più realtà , movimenti civici, partiti e anche La Basilicata possibile di Valerio Tramutoli che nell’ultima interlocuzione con la delegazione dei 4 segretari cittadini avrebbe dettato la sua linea: apertura ad un progetto condiviso ma con la condizione dell’azzeramento.
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di Mara Risola