Amministrative, Salvini in città per sostenere Guarente: “Ora liberiamo Potenza”

POTENZA- Potenza come l’Europa, Alberto da Giussano come San Gerardo. Soros, Macron e la sinistra in generale come i Turchi della storica parata del 29 maggio a Potenza. E’ la metafora che il vicepremier Matteo Salvini fa da Potenza per rappresentare plasticamente il senso alla base della sfida che il 26 maggio per i potentini e molti altri italiani sarà doppia. Amministrative ed Europee. «Si vota per liberare la città di Potenza e l’intera Europa – ha detto ieri il segretario federale della Lega -. Potenza ci offre una bella simbologia perché se l’Europa non cambia qua ci becchiamo un’altra sfilata di Turchi. Dobbiamo liberare l’Europa e mettere al centro il lavoro non lo spread». Ad accogliere il vicepremier una sala del Park Hotel gremita di sostenitori ma anche di fanatici del selfie con il ministro che dopo il suo intervento si è concesso ai simpatizzanti. Ma anche i contestatori. Non sono mancati gli striscioni di un gruppo di manifestanti. “Togli anche questi”. “Non tutto il Sud dimentica”, “#Maiconsalvini”. “Questa Lega è una vergogna”, gli slogan esposti. Diversi anche gli striscioni in giro per Potenza. Nella sala congressi accanto al “capitano” tutto lo stato maggiore della Lega di Basilicata: il senatore Pasquale Pepe, il segretario Marzio Liuni, gli assessori regionali, i consiglieri, il candidato sindaco di Potenza Mario Guarente e anche il governatore della Basilicata, Vito Bardi.

 

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di Mara Risola