Ancora fiamme stanotte al lido La Kikka. Secondo rogo in meno di 24 ore. Curcio: “Fenomeni che evocano scenari di tipo mafioso”

SCANZANO JONICO- Secondo episodio incendiario in meno di 24 ore al lido La Kikka di Terzo cavone.

Dopo le fiamme che hanno distrutto la staccionata e parte del gazebo all’alba tra martedì e ieri, questa notte un altro rogo nello stesso stabilimento. Distrutto quello che della struttura era rimasto in piedi dopo il primo incendio di ieri. Intorno alle 4 di questa mattina l’intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri. Gli inquirenti sono sulle tracce di una probabile origine dolosa di questi due roghi, che potrebbero essere collegati anche all’incendio che ha raso al suolo domenica scorsa un altro stabilimento, la Baia delle scimmie sempre a Scanzano jonico. L’ombra del racket si fa sempre più consistente. Per il procuratore capo di Potenza Francesco Curcio siamo di fronte a “un gravissimo fenomeno che conferma la giustezza degli allarmi che abbiamo lanciato da tempo, sono fatti gravi perché attengono ad una risorsa fondamentale per la regione, che in questo caso è quella del turismo, quello estivo. E sono fenomeni che evocano scenari di tipo mafioso altamente preoccupanti”.

Intanto nella mattinata di ieri, nel corso di una riunione, è stato sottoscritto dal prefetto di Matera, Sante Copponi, e dai sindaci dei Comuni di Matera, Montescaglioso, Bernalda, Pisticci, Policoro, Rotondella, Nova Siri ed il commissario prefettizio di Scanzano Jonico, il protocollo d’intesa per la legalità, lo sviluppo del settore ricettivo-alberghiero e nelle attività economico-commerciali e la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale. L’accordo, che si inquadra in una serie di azioni ed interventi già avviati dalla prefettura di Matera anche in relazione all’attuale periodo di difficoltà economiche sofferte da ampie fasce di cittadini e imprenditori, possibili prede di di criminali interessati al subentro nelle attività aziendali, prevede un potenziamento degli strumenti di prevenzione amministrativa antimafia nei settori commerciali ed imprenditoriali maggiormente esposti al rischio di infiltrazioni criminali.