di Carmine Vaccaro*
In attesa di conoscere la quota trasferita alla Basilicata delle risorse del residuo 2017 (45 milioni) e del 2018 (235 milioni) è necessario tradurre in atti concreti gli annunci fatti dal Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, sul rilancio e il finanziamento dei servizi pubblici per il lavoro. Intendiamo verificare inoltre l’attuazione dell’impegno per il potenziamento degli organici attraverso l’assunzione delle 1600 unità previste complessivamente e quindi capire quante unità sono riservate ai Centri che operano da noi. La pubblicazione sul Bur n. 27 del 1 luglio 2018 dell’Avviso pubblico per l’accreditamento regionale ai servizi per il lavoro “Pass Basilicata Lavoro” consente alla Regione di dotarsi di una nuova disciplina di accreditamento dei servizi per le politiche attive del lavoro e ai soggetti pubblici e privati di operare in via complementare o sussidiaria alle attività. Se dunque la Regione prosegue nel percorso condiviso con i sindacati il Governo deve fare la sua parte. Proprio in questo avvio d’estate e di lavori stagionali in settori (turismo, agricoltura, servizi) che da sempre fanno ricorso ad assunzioni a tempo determinato si evidenziano le difficoltà oggettive dei Cpi per orientare e collocare a lavoro gli stagionali mentre permane l’incertezza sulla reintroduzione dei voucher. I centri per l’impiego, come la Uil ha sostenuto nel corso della recente audizione alla Commissione Lavoro del Senato, rappresentano un importante presidio pubblico, vicino ai cittadini, che va valorizzato e potenziato a partire da un robusto rafforzamento degli organici. Rafforzamento che va realizzato anche grazie a interventi mirati di formazione e riqualificazione degli attuali operatori e dalla stabilizzazione del personale precario che da anni viene assunto con contratti a tempo determinato. Il rilancio dei centri per l´impiego passa anche dalla rimozione delle carenze di tipo strutturale con particolare riferimento a quelle di tipo informatico. Va infine potenziata quella sfera di attività dedicata alle imprese: occorrono figure specifiche, servizi personalizzati e sportelli dedicati che permettano di far crescere il rapporto e la fiducia tra il sistema di imprese e i Cpi. Bisogna programmare una serie di interventi di natura finanziaria, organizzativa e tecnica che permetta ai nostri servizi pubblici per il lavoro di uscire da una fase di emergenza continua, che li costringe a lavorare con organici sottodimensionati, con strumentazioni spesso obsolete, senza supporti formativi adeguati e con carichi di lavoro elevati. Solo così saremo in grado di accompagnare la timida ripresa economica in corso, con efficaci servizi per il lavoro, che forniscano ai disoccupati un reale orientamento, coniugando in maniera corretta la domanda e l’offerta di lavoro.
*Segretario regionale della Uil di Basilicata