Area sud fragile, Lamboglia: servono esperti in ogni comune

LAURIA – E’ un momento particolare per Lauria, divisa tra emergenze infrastrutturali e contrasti politici. Il sindaco, Angelo Lamboglia, è alle prese con diverse grane, ma le priorità su cui lavorare in questo momento attengono al dissesto idrogeologico in atto. La misura inserita nella legge di Bilancio dal governo Conte sembra quasi arrivare al momento giusto, anche se i disagi vissuti dalla comunità sono molti. Meno di dieci giorni fa un consistente smottamento di terreno si è abbattuto sull’ex Ss 19, arteria che collega la città all’intera valle del Mercure. A “Caffè di Traverso”, al microfono di Mariolina Notargiacomo, il primo cittadino fornisce gli ultimi aggiornamenti. “I lavori sono partiti immediatamente, la Provincia ha contattato una ditta specializzata per quanto concerne la rimozione del costone roccioso. Purtroppo si tratta di uno smottamento che ha determinato il cedimento consistente di una parte della montagna, in una zona peraltro a me cara perché ho vissuto da quelle parti fino a sette anni fa. E’ un’area che ha subito qualche lieve movimento franoso negli anni, ma questa volta l’estensione è importante. Circa 700metri quadrati e in questi casi anche il montaggio delle reti si è rivelato poco utile”. Situazione che in Basilicata ricorda quella vissuta in passato da tanti altri centri dell’entroterra. Lo stesso Lamboglia indica, poi, come uscirne. “La verità è che per fare prevenzione e monitoraggio serve una commissione di esperti che sia in grado di studiare il territorio e installare sensori e piezometri. Occorrerebbero degli strumenti per poter studiare il livello dei fiumi, le rocce, i ponti e il fenomeno degli incendi. Non si può intervenire soltanto al culmine degli eventi”.

 

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di Michelangelo Russo