BARI – La Direzione investigativa Antimafia di Bari ha confiscato 46 unità immobiliari, in prevalenza appezzamenti di terreno seminativi e una azienda zootecnica, del valore complessivo di oltre 2 milioni di euro, al pregiudicato Vincenzo Di Bisceglie, 50 anni, coinvolto in indagini su assalti agli sportelli bancomat tra Puglia e Basilicata. Il decreto di confisca emesso dalla Sezione misure di prevenzione della Corte di Appello di Bari (ancora suscettibile di ricorso) ha confermato il provvedimento che era stato disposto dal Tribunale nel novembre 2019.
Nei confronti dell’indagato è stata accertata una sproporzione nel reddito dell’intero nucleo familiare tra quanto dichiarato e gli investimenti fatti e inoltre “il destinatario del provvedimento di prevenzione -si legge nella nota diffusa dalla Dia – è stato riconosciuto come soggetto connotato da pericolosità sociale in relazione al suo coinvolgimento in articolate indagini che avrebbero disvelato l’esistenza di un sodalizio criminale dedito alla commissione di remunerativi reati contro il patrimonio con il frequente utilizzo di materiale esplodente nelle regioni Puglia e Basilicata”. Nel giugno 2018, su disposizione del Tribunale di Potenza, Di Bisceglie fu raggiunto da una misura cautelare nell’ambito delle indagini sull’assalto al bancomato della Bper a Rionero in Vulture.
