POTENZA – “Il presidente Bardi assuma una posizione a difesa della Basilicata e si opponga allo scellerato disegno di autonomia differenziata messo in atto dai governatori del nord”. È quanto affermano i segretari generali Cgil, Cisl e Uil Basilicata, Angelo Summa, Enrico Gambardella e Carmine Vaccaro. “L’autonomia delle regioni, così come immaginata – affermano i sindacati – romperà il vincolo di solidarietà del Paese e aumenterà i divari esistenti. Non siamo contrari al decentramento ma non ci può essere un Paese con cittadini di serie A e di serie B. Il Governo vuole riconoscere maggiore autonomia ad alcune regioni, noi vogliamo che siano ridotte le disuguaglianze e garantiti a tutti i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione. Se il provvedimento andrà in porto, 23 materie, tra cui diritti fondamentali quali istruzione e sanità, saranno commisurati al territorio in cui un cittadino vive. Viene meno così lo Stato nazionale. I diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione e dal diritto di cittadinanza saranno legati alla territorialità. Ciò significa – continuano Summa, Gambardella e Vaccaro – che il gettito fiscale legato al trasferimento dello Stato alle regioni non dipenderà più da un criterio proporzionale e che i fabbisogni standard verranno definiti da meccanismi legati al gettito dei tributi erariali, non dalla povertà”.
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