Avvocato sotto inchiesta per un certificato medico, l’Ocf chiede al ministro l’invio degli ispettori a Potenza

POTENZA – L’Ocf, l’organismo congressuale forense, commenta così la vicenda che vede coinvolto l’avvocato Antonio Murano, finito sotto inchiesta dopo aver presentato un certificato medico per legittimo impedimento a presenziare ad un’udienza penale: “Vicenda di gravità inaudita quella occorsa a un avvocato di Potenza, che si è visto inviare la visita fiscale con tanto di carabinieri al seguito, perquisire lo studio e interrogare tutta la famiglia. La sua colpa: quella di aver addotto il legittimo impedimento per una momentanea indisposizione segnalata con tanto di certificato medico. Il risvolto paradossale della questione è che, mentre il collegio giudicante – il Tribunale di Potenza – ha accolto l’impedimento e non ha ritenuto di disporre accertamenti di sorta, questi sono stati decisi invece in autonomia dalla Procura, che ha ritenuto di iscrivere l’avvocato nel registro degli indagati ed ha addirittura trattenuto a lungo in caserma il medico, dovendo quest’ultimo subire una perquisizione odiosa perquisizione e persino il sequestro del telefonino.

🗣 “In 40 anni di carriera mai mi era capitata una cosa simile – commenta il protagonista dello spiacevole episodio, l’avvocato Antonio Murano – Ritengo gli eventi narrati di una abissale gravità a maggior ragione se si tiene conto che il Collegio aveva ritenuto inopportuno qualsiasi accertamento, rigettando la relativa richiesta. È il momento, da parte di tutti gli organismi forensi e dell’intera avvocatura, di intraprendere ogni iniziativa volta a dare risalto con decisione all’accaduto al fine di affermare con forza il decoro e il prestigio della classe forense, denigrato e umiliato da episodi come questi”.Episodi, peraltro, tanto più sorprendenti se si pensa che il rinvio per l’indisposizione dell’avvocato non ha causato alcun problema al procedimento in questione, non a rischio prescrizione.🗣 “Davanti a vicende come questa – è il duro commento del Coordinatore dell’Organismo Congressuale Forense, Giovanni Malinconico – si resta attoniti. Il capriccio intimidatorio di un pm, perché di questo si tratta, oltre a suonare come un inaccettabile schiaffo all’intera classe forense, incide in modo gravissimo sul diritto di difesa a danno della parte assistita dal Collega e della stessa Giustizia. L’OCF, oltre a portare la propria solidarietà al Collega Murano e al COA di Potenza, segnalerà la vicenda al Ministro della Giustizia Cartabia, affinché disponga quanto prima un’ispezione presso la Procura di Potenza e assuma tutti i conseguenti provvedimenti”.