Bilancio Potenza, scongiurato il terzo default. Ma le polemiche non si placano

POTENZA – Grazie ai 40 milioni di euro stanziati dalla regione nell’ambito della manovra finanziaria, il terzo default di Potenza è stato scongiurato. Il consiglio comunale ha infatti approvato i provvedimenti legati al bilancio per evitare un nuovo dissesto. Ieri la seduta fiume dell’assise consiliare che ha dato il via libera al rendiconto di gestione del bilancio consuntivo 2021, alla programmazione economica fino al 2024, al piano di riequilibrio per il rientro entro il 2042 del debito di 80 milioni che pesano sulle casse comunali.

Approvata, inoltre, la variazione alle disposizioni comunali inerenti l’occupazione del suolo pubblico. Con il voto di ieri è stata archiviata una pagina di veleni da un lato provenienti dalla stessa maggioranza di centrodestra, che ha accollato le responsabilità alle gestioni passate del centrosinistra, che come ha detto il sindaco Guarente avrebbero indebitato tre generazioni. Da parte loro le opposizioni non sono certo rimaste a guardare, denunciando dell’eccessivo ritardo con cui i documenti sono arrivati all’esame del consiglio. Una scia di polemiche che tuttavia sta montando da diversi giorni con un centrodestra in regione diviso proprio sui contributi da erogare al capoluogo di regione. Significative le defezioni di Vizziello, Zullino, Aliandro, Piro e Leone a cui hanno fatto da contraltare i voti a favore di Trerotola e Polese delle minoranze. E proprio dal capogruppo Piro arrivano le repliche alle critiche della Cgil. Summa e Nicoletti avevano parlato di gestione parcellizzata delle risorse con benefici per le amministrazioni amiche come Potenza e Melfi. “Da parte della Cgil – tuona il capogruppo azzurro- opposizione politica e scarsa attenzione alle questioni sindacali”. Intanto nei territori monta l’insoddisfazione. Il sindaco di Tursi, Salvatore Cosma si dichiara pronto a scendere sotto i cancelli di viale Verrastro per protestare pacificamente contro una visione centralizzata della strategia regionale. Più attenta al Potentino in particolare al capoluogo che al materano.