POTENZA – Nella giornata di ieri il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto per contrastare il caro carburanti, con una misura che porta alla riduzione del prezzo finale di benzina e gasolio per 25 centesimi al litro, con una durata di 30 giorni. Il decreto con le misure urgenti per contrastare gli effetti economici ed umanitari della crisi ucraina adotta così un meccanismo che prevede il taglio della accisa sui carburanti per 20 centesimi, e che porta dunque anche alla contestuale riduzione dell’Iva.

Palazzo Chigi ha deciso di adottare una norma in vigore dal 2007 che invece prevede la cosiddetta accisa mobile, ovvero che consente di utilizzare il maggior introito di Iva già ottenuto dalla vendita dei carburanti per ridurre proprio l’accisa corrispondente, e ottenere dunque una doppia diminuzione del prezzo finale: ogni 10 centesimi in meno di accisa infatti comportano ulteriori 2,2 centesimi in meno di Iva. “A differenza degli scorsi provvedimenti, gran parte degli interventi di oggi non sono finanziati dal bilancio pubblico, ma dalle aziende del comparto energetico. Tassiamo una parte dei profitti in eccesso che i produttori stanno facendo grazie all’aumento dei costi delle materie prime, e redistribuiamo questi soldi alle imprese e alle famiglie in difficoltà”, ha ribadito il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso della conferenza stampa alla fine del Consiglio dei ministri, sottolineando come “uno dei motivi per accorciare il periodo di intervento è anche vedere come si comporta il mercato nei prossimi giorni e settimane”.