POTENZA – Sono 117 (tra donne e bambini) le persone che dal 2017 ad oggi si sono rivolte al Cestrim per chiedere sostegno e aiuto contro diverse forme di sfruttamento nell’ambito del progetto di integrazione per le vittime delle tratte di essere umani “Persone, non schiave” promosso proprio dal Cestrim. I dati sono stati resi noti ieri mattina dal presidente del Cestrim, don Marcello Cozzi, a Potenza nel corso di una conferenza stampa convocata in un periodo in cui il tema dell’accoglienza è al centro del dibattito, o meglio, dello scontro politico. In prevalenza si tratta di persone provenienti dalla Nigeria (64 nel 2017 e 22 nel 2018), dall’Italia (12 lo scorso anno e due nell’anno in corso) e dalla Romania (dieci nel 2017 e due nel 2018).
Approfondimenti sull’edizione cartacea de “La Nuova del Sud”