Comparto agricolo alla canna del gas. Promesse disattese dalla Regione in attesa della legge di Bilancio

POTENZA – Erano più di duemila gli imprenditori agricoli scesi sotto i cancelli di viale Verrastro per chiedere alla Regione risposte concrete, perché con i rincari energetici e i costi delle materie prime alle stelle diventa impossibile per il comparto agricolo andare avanti. Due settimane fa, l’allora assessore alle politiche agricole Vincenzo Baldassarre, promise di prevedere nella legge di Bilancio, lo stanziamento di fondi ad hoc per il settore. Baldassarre intanto si è dimesso dal ruolo assessorile e della legge finanziaria regionale al momento non vi è traccia, considerata la riconferma dell’esercizio provvisorio. E così il direttore della Coldiretti Aldo Mattia è tornato a sollecitare l’esecutivo regionale, in particolare il neo assessore al ramo Franco Cupparo mettendogli sul banco la triste realtà: un’azienda agricola su 10 in Basilicata è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività. Secca la replica di Cupparo.

“Allo stato attuale – evidenzia l’esponente di governo – il bilancio della Regione non è ancora approvato. Pertanto, non è possibile impegnare risorse straordinarie. Al momento – aggiunge Cupparo – posso solo ribadire l’impegno assunto dal presidente Bardi e da chi mi ha preceduto, per postare in bilancio un fondo straordinario da destinare alle problematiche del mondo agricolo lucano. Non appena sarà approvato il bilancio di previsione- conclude l’assessore- convocherò un tavolo con tutte le associazioni-confederazioni degli imprenditori agricoli”. 

E intanto per le aziende agricole continuano a registrarsi incrementi alle stelle: dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi, per chiudere con il +129% per il gasolio. Urgenze non più rinviabili.