Cova, sversamento greggio: l’inchiesta si allarga ad alcuni Comuni della Val d’Agri

POTENZA – Si allarga anche ad alcuni pubblici ufficiali appartenenti ad alcune amministrazioni locali della Val d’Agri l’inchiesta della procura di Potenza sullo sversamento di greggio da uno dei serbatoi del Cova di Viggiano, emerso nel febbraio del 2017 dopo il rinvenimento da parte dei carabinieri del Noe di un flusso di acqua contaminato da tracce di idrocarburi che scorreva in un pozzetto ubicato in un ’area esterna al Centro Olio dell’Eni. La compagnia petrolifera aveva stimato in 400 tonnellate la perdita di greggio e sempre secondo gli ultimi dati resi noti dall’Eni le operazioni di recupero sono quasi ultimate. Il pubblico ministero Laura Triassi, titolare dell’inchiesta, nel dicembre del 2018 ha firmato un nuovo avviso di proroga delle indagini preliminari che a questo punto dovrebbero concludersi entro la primavera con contestuale avviso di chiusura indagini. L’ipotesi di reato di inquinamento ambientale è ipotizzata a carico dei precedenti responsabili del Cova, degli Operation Manager in carica dal 2011 e del Responsabile HSE (Sistema di gestione ambientale) in carica al momento del fatto.

 

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