Criminalità, Comune di Scanzano sciolto per mafia. Ma il sindaco non ci sta

SCANZANO – Pronti a far valere le proprie verità. Rigetta con forza ogni addebito il sindaco di Scanzano Jonico, Raffaello Ripoli.

Lo fa in una nota a sua firma e della maggioranza consiliare del Comune sciolto per infiltrazioni mafiose. «Abbiamo appreso con sconcerto dalla stampa la notizia – spiega – che è stata poi confermata anche da altre testate giornalistiche. Sta di fatto che, sino a questo momento, nessuna comunicazione ufficiale è pervenuta ad alcun organo del Comune (il che induce ad immaginare che eventuali “infiltrati”, semmai, potrebbero risiedere altrove e non certamente in questo Ente). Ovviamente attendiamo gli eventuali sviluppi della procedura con la tranquillità di chi ha la coscienza serena perché sa di essere distante mille miglia da qualsivoglia forma di criminalità ed, al contrario, di aver combattuto ogni genere di fenomeno delinquenziale e di aver lavorato, sin dal primo giorno, con onestà, nel pieno rispetto della legge e nell’interesse esclusivo della Comunità. In ogni caso, profondamente dispiaciuti per l’intera città che non merita affronti di questa portata, sui quali ci sarà comunque tempo e modo di fornire ogni particolare, preannunciamo di essere pronti a far valere la verità ed a tutelare in ogni sede e con tutte le nostre forze il buon nome del Comune e la dignità dell’intera Comunità». E sulla vicenda interviene anche il senatore Pepe, vicepresidente Commissione parlamentare antimafia.

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