POTENZA – Ad oggi nelle dighe della Basilicata mancano 117 milioni di metri cubi d’acqua di cui 85 solo dall’invaso di Montecotugno-Senise e 26 milioni a San Giuliano anche se, come registra l’Osservatorio dell’associazione nazionale bonifiche ed impianti irrigui, in una settimana in regione i volumi invasati sono aumentati di oltre 20 milioni di metri cubi. Una preoccupazione ulteriore arriva dallo scarto rispetto all’anno scorso pari a quasi 118 milioni di mc. A riferirlo è Donato Distefano della Cia, componente dell’esecutivo nazionale Anbi. In questa situazione secondo la Cia, occorre subito una verifica del piano irriguo per monitorare i fabbisogni degli areali a produzione intensiva di pregio e delle eventuali esigenze per le seconde colture.
La fotografia scattata dall’Anbi testimonia dunque la necessità di adattare i territori alla nuova fase climatica, dotandoli delle necessarie infrastrutture per calmierare l’estremizzazione degli eventi atmosferici, dall’alluvione alla siccità. E su questo come evidenziano dall’Anbi servono investimenti.