Diversabili, la Basilicata resta indietro anni luce. “I progetti stentano a partire”

POTENZA- La garanzia dei diritti dei cittadini disabili non è un fatto di carità, ma di civiltà. Il tutto però è affidato da sempre alla responsabilità e alla buona volontà del mondo del volontariato, senza il quale il confronto con quanto accade nel resto dei Paesi della Comunità europea ci porterebbe indietro anni luce. Le battaglie portate avanti dalle associazioni e dalle famiglie hanno determinato in Italia una forte accelerazione nell’innovazione legislativa nazionale, e la legge del Dopo di Noi ne è la più recente conquista, grazie al quale è possibile garantire assistenza e affiancamento anche in assenza dei propri genitori. Ma tutto rischia di rimanere sulla carta. Come è stato messo in risalto da Vincenzo Carlone e Alba Montagnuolo, soci fondatori e rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione “Dopo Di Noi Onlus”, che hanno convocato la stampa nella sede sociale di Potenza, per denunciare “i gravi ritardi che si registrano in Basilicata rispetto all’avvio dei progetti necessari ad innalzare la qualità della vita delle persone disabili”. L’ostacolo maggiore è rappresentato dai Comuni, nella maggior parte dei quali, compreso quello di Potenza, la rete dei servizi sociali stenta a mettersi in moto e la dimostrazione ci viene dal fatto che le linee guida 2016/2018 per la formazione dei piani intercomunali dei servizi sociali emanate dal governo regionale non sono state recepite.

 

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