POTENZA – Quella di ieri è stata la giornata dei leader di centrosinistra. A pochi giorni dal gong per le Regionali del 21 e 22 aprile – venerdì in piazza don Bosco a Potenza il centrodestra chiuderà con Meloni, Tajani e Salvini – è toccato a Bersani e Conte.
Il leader del M5s dopo l’incontro con gli amministratori comunali a Rionero per discutere del Pnrr nei comuni e il comizio in piazza Umberto I a Melfi ha parlato a Potenza in piazza Matteotti.
A precederlo – nel capoluogo – l’ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani. Intervendo a Matera (prima di incontrare a Ferrandina sindacati, associazioni datoriali e cittadini), a sostegno del candidato presidente Piero Marrese e davanti al segretario regionale del Pd, Donato Lettieri, all’ex ministro della Salute, Roberto Speranza, ai vertici dem e a numerosi iscritti, Bersani ha parlato di un “centrosinistra in ripresa, alla grande”.
“In Basilicata da ministro e da amministratore – ha detto – trovavo un riferimento amministrativo di grande qualità, rigore, serietà, apertura mentale. Cosa è successo, mi chiedo? Due ex presidenti avversari che per non restare a piedi saltano sullo stesso carro. Non è questo che merita la Basilicata. Serve una reazione da italiani e da lucani”.
Quindi l’azione da fare per convincere gli elettori ad andare a votare.
“Bisogna sapere perchè le persone non vanno a votare. Le rivelazioni scientifiche – ha detto Bersani – ci dicono che la gente che ritiene di star bene o molto bene va a votare il 73%, per la gente che pensa di stare male o malissimo va a votare il 27%, quindi occorre sapere che è un tema sociale intorno a questa questione. E poi c’è un tema democratico, perchè forse non si riesce a rendere chiara la posta in gioco. Nel caso di stavolta c’è un gioco la vita o la morte per una regione come la Basilicata”.
Un assist perfetto per discutere di autonomia differenziata e della scelta del presidente Bardi di sposare in pieno la proposta del governo Meloni.
“Non si è mai visto un paese arlecchino dove ogni regione si sceglie quali e quante competenze vuole. Votino bene o tacciano per sempre, qui! Io vorrei che gli elettori capiscano che questa è la consiliatura in cui si vedrà come va a finire la vicenda dell’autonomia differenziata. Basta questo. Io ho fatto 16 anni dentro un governo regionale di una regione non piccola e quindi parlo con conoscenza dei fatti. C’è da rimanere basiti che certi presidenti delle regioni del sud a cominciare da quello della Basilicata siano stati e siano corrivi di un’operazione che è un tradimento degli interessi delle loro genti. A questo si attacca la sanità, si attaccano le infrastrutture, si attacca il sociale”.
Spazio poi ai numeri e alle differenze tra regioni del Nor e quelle del Sud, Basilicata compresa.
“L’Emilia Romagna – ha aggiunto – ha un pil pro-capite di 35 mila euro, la Lombardia di 38 mila euro, la Basilicata di 20 mila euro, tradotto in fisco pro-capite è molto meno ancora della metà. Quando passa una legge che in nome di competenze nuove uno si trattiene una quota del fisco lo capisce un bambino come finisce”.
ARRIVA SCHLEIN
Domani intanto sarà la volta della segretaria del Pd, Elly Schlein. Alle ore 11 presso l’ospedale Madonna delle Grazie di Matera è in programma l’incontro con la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein a sostegno del candidato presidente del centrosinistra Piero Marrese. A seguire Schlein sarà alle ore 13 in piazza Giustino Fortunato a Rionero in Vulture, alle ore 16,30 in via D’Annunzio a Melfi, alle ore 18,30 al cineteatro Don Bosco di Potenza e alle ore 20,30 in piazza Plebiscito a Picerno.
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