“Era viscerale il legame di Pino con la sua terra…”. Laura Valente ricorda il grande Mango. Oggi l’artista avrebbe compiuto 66 anni

di Nicola Signoretti
LAGONEGRO – Lei verrà, ed io ne ho già sete! Un’intervista a Laura Valente è sempre stato un mio sogno, è la magia di un’emozione che ho inseguito in questi anni, ecco perché mi dispiace sia finita. Nel giorno di quello che sarebbe stato il suo 66esimo compleanno, la moglie del cantautore lagonegrese ci permette di avvicinarsi al suo privato, ai suo ricordi e alle sue emozioni. E lo fa per la prima volta a un giornale lucano. Come una grande cometa, Pino Mango ha lasciato una scia luminosa che brillerà per diverse generazioni a venire,come il suo immenso repertorio di perle disseminate durante la sua fulgida carriera. Mango aveva ricevuto in dono una voce fatata, poteva cantare tutto e chiunque, ma il dono più grande lo ha ricevuto la Basilicata e in particolare Lagonegro che gli ha dato i natali, ecco perché oggi è il compleanno di tutti i lucani e non solo di Pino Mango. Averlo è stato un privilegio, perderlo un gran dolore, ricordarlo un dovere.

Pino amava molto la sua terra, tanto da decidere di rimanere a vivere nella sua Lagonegro. Cosa le è rimasto di questo suo grande attaccamento alle origini?
Il viscerale e appassionato attaccamento di mio marito alla sua terra è stato trasmesso a me e ai ragazzi durante tutti gli anni passati insieme a Lagonegro. Si sa che per lavorare nella musica, per studiare, fare nuove esperienze, oggi è difficile restare in un paese, ma ovunque i ragazzi andranno e vivranno le loro vite, è certo che avranno nel cuore il profumo della loro casa, come ce l’ho sempre io”.
Quando ritorna a Lagonegro, ora che Pino non c’è più, qual è la prima sensazione che la assale?
Sono sensazioni contrastanti. È difficile per me tornare nel luogo in cui ho vissuto tante cose belle e anche tante cose orribili. Riesco ad essere felice e disperata allo stesso tempo e ciò è deflagrante. E non è stato facile ricominciare a Milano, nonostante sia la città in cui sono nata e cresciuta, ma i miei figli, la mia famiglia e tanti preziosi amici mi hanno saputo stare accanto nel modo giusto. Ora mi sento molto più serena. Serena finalmente anche nel tornare nella mia casa di Lagonegro, che è un luogo magico, pieno di amore e positività”.

L’intervista integrale nell’edizione di oggi venerdì 6 novembre 2020 de La Nuova del Sud