Fase 2, zero contagi e nessun esodo di ritorno. I lucani restano disciplinati

POTENZA – Con l’inizio della fase due, sin dalle prime ore del mattino vigili urbani e forze dell’ordine hanno intensificato i controlli sui raccordi autostradali, sulle strade di accesso alla regione, nelle stazioni e nei terminal bus di Potenza e di Matera, per sottoporre al tampone chi torna ed ottenere l’indirizzo della casa dove trascorrerà la quarantena di 14 giorni.

E’ sulle due città più colpite dall’emergenza, Matera 73 casi e Potenza 70, che si concentrano maggiormente i controlli.

Soltanto ieri mattina, nel capoluogo di regione i volontari della Protezione Civile, guidati dal presidente Pino Brindisi, ne hanno contati una trentina di viaggiatori, perlopiù giovani provenienti dal Nord. Arrivati in stazione con treni o bus sostitutivi, ai potentini di rientro dalle regioni del Nord è stata misurata la temperatura, dopodiché è avvenuto il censimento. Quindi la somministrazione del tampone, la compilazione dell’autodichiarazione e di un modulo integrativo. Ora dovranno rispettare il periodo di quarantena. I dati, come già detto si riferiscono alla mattinata di ieri. L’otto marzo scorso, poche ore dopo la pubblicazione della bozza del primo decreto di chiusura della Lombardia, furono molto di più i lucani in fuga verso la propria terra. Almeno 1.500 in tutta la settimana. “Molti avranno impiegato le proprie autovetture – precisa Brindisi -, altri sono stati intercettati direttamente dalle forze dell’ordine. Devo dire che nel complesso ce ne aspettavamo molte altre di persone, per la verità”.

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