MELFI- Finisce l’era del “salvatore della Fca”: Sergio Marchionne, la persona che più di tutte «ha creduto negli stabilimenti del Sud Italia, in particolare in quello di Melfi». Sgomento e choc tra i lavoratori della Sata dopo l’addio al vertice Fca dell’amministratore delegato che per 14 anni ha guidato il gruppo oggi FiatChrysler. Gravi le sue condizioni di salute come ha sottolineato in una lettera ai lavoratori il presidente di Fiat Chrysler Automobiles, John Elkann. «E’ stata la persona che ha salvato il gruppo, senza di lui la Fiat oggi non ci sarebbe», ha invece commentato il segretario regionale della Uilm Basilicata, Marco Lomio, che, raggiunto a telefono, ha specificato cosa ha rappresentato per il polo lucano dell’auto la “rivoluzione” Marchionne.
Come avete reagito alla notizia?
«Certamente non bene. Marchionne è stata la persona che ha salvato il gruppo, vale per Melfi e per l’intera Fca. E’ arrivato immediatamente dopo il 2004, momento difficile di tutto il gruppo. Melfi deve molto alla sua intuizione di portare, per la prima volta dopo tanti anni, un modello prodotto in loco da immettere poi sul mercato mondiale. E’ stata la persona che ha creduto nello stabilimento di Melfi e in quelli del Sud Italia e ha creduto in quei lavoratori che oggi possono dire di produrre una vettura globale, sul mercato mondiale, che ha permesso il rilancio dello stabilimento e poi l’assunzione di 2mila giovani e tutto quello che concerne il piano industriale del futuro».
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di Mara Risola