MELFI- Un’altra ondata di stop. Nella giornata di ieri, alla Fca-Sata di Melfi, è stato convocato l’esecutivo di stabilimento durante il quale la direzione aziendale ha comunicato ulteriori fermi produttivi, per un totale di 50 turni su 89 complessivi relativamente al mese di ottobre, la cui copertura avverrà attraverso il contratto di solidarietà e degli istituti contrattuali per tutti i lavoratori interessati. Gli ulteriori otto turni di fermata si sommano dunque ai 42 già previsti e determinano una riduzione di circa 21.500 vetture. «Il calo di volumi – spiega in una nota la Uilm – è dovuto principalmente a un calo drastico degli ordinativi di oltreoceano – America – a causa anche dei paventati dazi che stanno rallentando in modo drastico tutto il mercato dell’automotive e non solo, ma anche sul mercato europeo vessato dalle nuove regole sulle emissioni che per lo stabilimento di Melfi creano cali sia della Jeep Renegade che della 500X».
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