Festa della Bruna, Matera resiste all’assalto dei visitatori

MATERA – Il carattere identitario di una città in continuo cambiamento si rinnova ogni anno durante il giorno più atteso e più lungo dell’anno. Il 2 luglio materano è il più importante evento collettivo e le novità e i miglioramenti ne garantiscono l’evoluzione. Ma l’attaccamento alla Festa della Bruna non migliora e non peggiora. E’ sempre lo stesso perché ben radicato, ormai da secoli, nel cuore dei materani. La Festa della Madonna della Bruna è giunta alla sua 629esima edizione, raccontando tradizioni e rituali che testimoniano un percorso di fede che a volte si unisce a momenti che esulano dagli ambiti spirituali e religiosi. Una festa sacra e profana allo stesso tempo, che unisce l’amore per la Santa Patrona di Matera all’assalto del carro trionfale che termina nell’atto conclusivo dello “strazzo”. L’accensione delle luminarie da sempre scandisce un tempo di attesa e curiosità. I colori delle lucine di paese oggi si uniscono alla musica e per le vie del centro si ascoltano i suoni non più soltanto seduti intorno alla grancassa. Quello della Festa del 2 luglio è un giorno solenne e nell’arco delle 24 ore più lunghe dell’anno si declinano emozioni irrefrenabili accompagnate da euforica partecipazione. Guardare un palloncino che vola via nel cielo azzurro è un classico, proprio come lo è ascoltare la rondine zinzilulare e guardare l’abito color avorio della Madonna risplendere sul carro trionfale sempre coloratissimo. Sono questi alcuni degli elementi essenziali della Festa del 2 luglio che attraverso la vista e l’udito coinvolgono la folla in silente contemplazione per rimanere impressi nell’immaginario collettivo.

 

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di Rosita Stella Brienza