POTENZA – Incertezza ed approssimazione continuano ad essere le parole chiave. L’unica strategia è decidere di non decidere.
Quasi un marchio del governo regionale guidato dal presidente Bardi. L’ultima “grana” coinvolge la Lucana Film Commission, ente di diritto privato controllato dalla Regione, al centro da oltre un anno di una vera e propria “faida” tra il direttore generale e la maggioranza che governa a viale Verrastro.
Nei giorni scorsi Paride Leporace, in sella dal 2012 alla guida della Fondazione nata con l’obiettivo di promuovere e sostenere la produzione di opere cinematografiche, televisive, audiovisive e pubblicitarie italiane ed estere in Basilicata, ha annunciato il suo addio per un ruolo da consulente al fianco della governatrice della Calabria Iole Santelli. Dimissioni annunciate ma non ancora formalizzate – a quanto pare – che hanno tuttavia messo in moto l’inevitabile giostra della Fondazione che verrà. Un rompicapo non da poco, a quanto pare. E che investe aspetti procedurali ma soprattutto politici, con annesse divergenze tra i partiti di maggioranza che rischiano di paralizzare, nel frattempo, un intero settore dell’industria cinematografica già piegato dagli effetti del Covid.
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di Celestino Benedetto