Forestali, un’altra grana per Bardi. Solo 962, su una platea di circa 4mila, gli operai che raggiungeranno le 126 giornate effettive

POTENZA – Saranno solo 962 gli operai forestali lucani, su una platea di poco inferiore alle 4mila unità, a raggiungere quest’anno le 126 giornate effettive (n. 151 giornate Cau). Un numero persino inferiore al 2021 (987 unità). A stabilirlo è la delibera di Giunta 192 del 30 marzo scorso (Piano di Forestazione pubblica 2023 – Approvazione indirizzi concernenti le modalità di erogazione, rendicontazione, monitoraggio e controllo) che di fatto, dopo la sanità, apre un nuovo fronte conflittuale, questa volta con i sindacati.

Le organizzazioni sindacali di categoria di Cgil, Cisl, Uil, dopo l’incontro di metà febbraio scorso, accogliendo con favore l’istituzione di uno specifico Osservatorio (mai convocato) hanno atteso invano la convocazione del tavolo per affrontare le altre questioni tecniche. Il problema del turn over (in 13 anni più di 3.800 lavoratori sono andati in pensione e non sono stati rimpiazzati) e quello dell’incremento delle giornate di lavoro per una platea decisamente più numerosa sono stati elusi secondo il consolidamento comportamento della Giunta di “sentire” le parti sociali ma poi procedere autonomamente di testa propria. Così anche il bando per la mobilità interna per mansioni tecniche amministrative che riguarderà tutta la platea dei lavoratori (legge 42) è rimasto un impegno non mantenuto al pari della nomina dell’assessore regionale all’Agricoltura che manca ormai da sei mesi e senza il quale i sindacati e le organizzazioni del mondo agricolo sono impossibilitati ad avere normali relazioni istituzionali che riguardano, anche se in parte, la forestazione.

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