Frane, i geologi: “I Comuni senza piano di protezione civile vanno commissariati da tempo”

POTENZA – Il quadro delle frane in Basilicata è allarmante. In Europa ne sono state censite 900mila e i due terzi riguardano il territorio italiano. In Basilicata circa 200mila ettari di terreno sono interessati da movimenti franosi, con una densità pari a circa 27 frane per ogni 100km quadrati. Il 40% delle frane sono attive. Mentre il 45% sono quiescenti e risiedono in condizioni di “dormi-veglia”. Ed è questo ciò che sarebbe accaduto a Pomarico. La terra si sarebbe svegliata sulla spinta anche delle abbondanti precipitazioni e si sarebbe messa nuovamente in movimento. La fotografia l’ha scattata il presidente dell’ordine dei geologi, nonché dipendente regionale al Dipartimento Ambiente – Ufficio Ciclo dell’acqua, Gerardo Colangelo, intervenuto a “Caffè di Traverso” dopo gli ultimi eventi che hanno interessato il centro materano, ma ancor prima Lauria. A Mariolina Notargiacomo, ha ricordato come purtroppo “si interviene sempre a tragedia avvenuta. Fra 15 giorni non ne parleremo più”. Sarà forse per questa ragione che “il 6% dei comuni lucani è addirittura sprovvisto di un piano di emergenza. E dal 2012 i piani di protezione civile sono obbligatori, pena la decadenza del sindaco entro 90 giorni dall’emanazione della legge. Ma a noi – commenta Colangelo – non sembra che siano stati commissariati i comuni interessati”.

 

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di Michelangelo Russo