Frane, il sindaco di Pomarico: “Non faremo la fine di Craco”

POMARICO – Le prime risposte che il sindaco di Pomarico Francesco Mancini attendeva sono arrivate. Ma per ripartire e lasciarsi definitivamente alle spalle questa tragica esperienza, il primo cittadino auspica un nuovo intervento della Regione e soprattutto di Acquedotto Lucano. Intervenuto a Caffè di Traverso, al microfono di Mariolina Notargiacomo, Mancini, a distanza di tre settimane dalla frana di corso Vittorio Emanuele, ringrazia quanti hanno mostrato segnali concreti di vicinanza, promettendo che non ci sarà una “Craco 2”. Anche il governo ha messo in campo, tramite la dichiarazione dello stato di emergenza, gli strumenti auspicati per invertire la rotta. “Lì, però – ha già annunciato il primo cittadino -, non ricostruiremo nulla. Chi ha perso la casa dovrà trasferirsi, mi auguro lo faccia qui a Pomarico”. Il 25 gennaio scorso, prima del crollo, furono emesse 25 ordinanze di sgombero. Quattro giorni più tardi, 18 immobili caddero giù. Oggi sono 26 le famiglie senza una casa, per un totale di 56 sfollati. “Per fortuna la solidarietà dei cittadini è stata enorme. E siamo riusciti a trovare una sistemazione per tutti. Avevamo ricevuto anche la disponibilità di mons. Caiazzo, ma mi piacerebbe – dichiara – che queste famiglie rimanessero a Pomarico per lanciare un segnale. Non dobbiamo abbandonare questo “campo di battaglia”. E Pomarico non è sola in questo difficile momento. “Abbiamo aperto un Iban dedicato agli sfollati e persino alcuni benefattori originari degli Usa hanno fatto delle donazioni. Tanti anche i sindaci che ci hanno aiutato”.

 

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di Michelangelo Russo