POTENZA – Qualcuno aveva provato a derubricare lo “sfaldamento” della maggioranza sul caso Barresi ad un banale incidente di percorso. Ma la tensione, in realtà, è alta.
E l’ultima dimostrazione arriva dalle note ufficiali che prima la Lega e poi il gruppo di Forza Italia hanno consegnato alla stampa. Ai salviniani non è affatto piaciuto quanto accaduto in aula nelle ultime due sedute. In una sola settimana i forzisti hanno deciso di far saltare il banco, marcando il proprio territorio. Sia giovedì sia venerdì in consiglio regionale è venuto meno il numero legale.
Nel primo caso i consiglieri hanno lasciato l’aula addirittura all’inizio dei lavori. Il giorno successivo, invece, il presidente Cicala ha dovuto prendere atto dell’impossibilità di andare avanti a metà percorso. Al capogruppo Coviello l’atteggiamento dei tre rappresentanti di Forza Italia non è affatto andato giù. Specie quello mantenuto da Piro. Piccata, però, si è rivelata anche la risposta dei tre colleghi del partito “amico”, che non ci sono andati per nulla leggeri. Un confronto aspro che pare alimentarsi giorno dopo giorno di nuovi malumori, vincolato questa volta alla proposta di una legge partorita dagli uomini di Salvini che mira ad abrogare la norma che stabilisce il raddoppio delle royalties rinvenienti dall’attività di coltivazione di acque minerali. Secondo il raggruppamento della Lega sarebbe preferibile evitare di “infierire” sulle difficoltà economiche che condizionano anche le aziende di questo settore. Posizione, a quanto pare, condivisa anche dal partito dell’assessore al ramo Cupparo. Ma da avallare anche con un semplice invito, sia pure formale, alla giunta. Da lì, però, la discussione ha assunto toni decisamente più pesanti.
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