“Help, help”: la richiesta di aiuto delle due 15enni sotto choc. E chi diceva: “Non chiamate la polizia”

MARCONIA DI PISTICCI – La gravità di quanto accaduto a Marconia di Pisticci emerge ancora con più chiarezza dal racconto delle persone sentite a sommarie informazioni dalla polizia nell’immediatezza dei fatti. Una fotografia di una serata all’insegna di alcol e droga, una festa apparentemente senza freni, aperta a chiunque volesse parteciparvi. Ed è spettato purtroppo ai familiari delle vittime prendere in mano la situazione e provare immediatamente a capire cosa fosse successo. Sul luogo della violenza, però, a notte fonda le preoccupazioni sembravano essere altre: “Non rovinate la festa, non chiamate la polizia” avrebbe detto un’amica del festeggiato a chi era sopraggiunto presso la villa per capire come fossero andate le cose. Dall’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Onorati emergono poi altri dettagli: le due adolescenti inglesi erano ormai da quasi un mese in Basilicata, terra di origine di una delle due. Poi la sera del 7 settembre decidono di andare alla festa, accompagnate dalla sorella di una delle due. Più che un compleanno vero e proprio, nella villa di Marconia affittata per l’occasione da un 47enne era stata organizzata una “festa allargata”, di quelle con arrivi a catena, con i singoli invitati a cui viene concessa la possibilità di portare altri amici e conoscenti. Poco dopo alla festa arriva anche la cugina di una delle due vittime della violenza sessuale, ma l’orrore a quel punto era già andato in scena. Ed è stata proprio lei a raccogliere la prima confidenza delle ragazze: “Help. Help. There were loads of them, they took us behind” dicevano sotto choc le 15enni che di italiano parlano pochissime parole. Tradotto: “Aiuto, aiuto, ce n’erano tanti, ci hanno portato lì dietro”.

E anche secondo gli inquirenti le cose sarebbero andate così: la prima ragazza sarebbe stata violentata ripetutamente nei pressi di una vecchia automobile abbandonata, l’altra a qualche decina di metri di distanza. In piena notte arriva alla villa anche un altro familiare di una delle vittime e racconta alla polizia quello che trova: “Erano tutti ubriachi tranne un ragazzo che si è fatto avanti e mi ha detto che se avessi avuto bisogno si sarebbe messo a mia disposizione”. Il resto è cronaca delle ultime ore, di una vicenda che però ha sicuramente altre pagine da scrivere (maggiori particolari sull’edizione cartacea della Nuova del Sud in edicola oggi, sabato 12 settembre).