SCANZANO J. – Non c’è pace a Scanzano Jonico per l’ex sindaco Salvatore Iacobellis, ancora una volta costretto a denunciare comportamenti e atteggiamenti dei suoi concittadini, che giorno dopo giorno, stanno portando lui e la sua famiglia alla decisione di abbandonare il paese e rifarsi una vita altrove. Questo il racconto via facebook dell’ultimo episodio:
“Domenica sera mia moglie è stata prima insultata e poi ha subito un tentativo di aggressione, per fortuna l’aggressore è stato trattenuto da avventori di un bar che colgo l’occasione per ringraziare. Certo mia moglie non è tipo da tirarsi indietro ne ha subite tante in questi anni e certo non si è tirata indietro ne si è fatta intimorire da un siffatto personaggio, ma credo che ormai sia arrivato il momento di iniziare a pensare di farsi una vita altrove. Le colpe di mia moglie secondo il siffatto personaggio: primo essere mia moglie. Secondo non dovevamo parcheggiare la macchina vicino a quella del figlio, perché se sai di essere nel mirino devi parcheggiare lontano, perché se ti bruciano la macchina come in effetti è successo, si deve bruciare solo la tua”. Ma come detto non è la prima volta che alla famiglia dell’ex sindaco, tocca subire invettive di questo tipo. “Già un po’ di anni fa -racconta Iacobellis- un gruppo di mamme scrisse al prefetto e alla preside della scuola che bisognava costruire un muro per separare i percorsi di ingresso tra me e gli studenti, perché, cito le testuali parole, se lo fanno saltare in aria la cosa importante che in quel momento sia solo. Certo a me dispiace che per colpire me hanno subito danni anche i miei vicini, ma se la mia famiglia a distanza di tempo deve ancora subire tutto questo credo sia arrivato il momento di lasciare”. Parole forti che hanno trovato solidarietà sui social ma che devono far riflettere sul momento della cittadina scanzanese, che il 7 novembre sarà chiamata alle urne dopo che il Comune a fine 2019 era stato sciolto per infiltrazioni mafiose.