Il 1 maggio in Basilicata tra lavoro, sviluppo, transizione energetica e progresso delle aree interne: a Villa d’Agri la manifestazione di Cgil, Cisl e Uil

VILLA D’AGRI – Cgil, Cisl, Uil hanno scelto la Val d’Agri per il Primo Maggio 2024. Dopo la storica Festa del Lavoro dello scorso anno, in una piazza Mario Pagano a Potenza gremita in occasione della prima manifestazione nazionale sindacale, questa di Villa d’Agri assume altri significati. I temi sono sviluppo, transizione energetica, progresso economico e sociale delle aree interne. In piazza Zecchetin protagonisti delegati e delegati e ovviamente i tre segretari generali Vincenzo Tortorelli della Uil, Vincenzo Cavallo della Cisl, Fernando Mega della Cgil.

Come già lo scorso anno, quando il Governo aveva varato un decreto ad hoc il 1maggio, l’esecutivo Meloni lavora a nuovi interventi su fisco e lavoro: dal bonus sulle tredicesime per i lavoratori a basso reddito alla detassazione dei premi di produzione passando per gli sgravi per aziende che assumono, specie al Sud. Ma resta l’irritazione dei segretari, in particolare di Landini e Bombardieri per la mancanza di una vera trattativa sui provvedimenti che riguardano i lavoratori.  Dunque la scelta della Val d’Agri, che per Mega, Cavallo e Tortorelli, assume un significato particolare in Basilicata legato alle troppe occasioni di sviluppo e lavoro mancate sul fronte del petrolio.  Un’area che – aggiungono i tre segretari – oggi vive una fase di transizione energetica ricca di opportunità ma anche di incognite, insieme a tutta la filiera dell’automotive nell’area di Melfi.  “Alla transizione energetica – affermano Mega, Tortorelli e Cavallo – è legata la sopravvivenza della Basilicata. Le royalties del petrolio hanno alimentato la spesa primaria”. Ma cosa ne sarà della nostra regione quando la risorsa petrolio sarà finita?