Importava e vendeva armi da guerra ed esplosivi di eccezionale pericolosità, arrestato dai carabinieri

MELFI – Si sarebbe inserito in un vasto ed illecito mercato d’importazione e di successiva rivendita in Italia di armi da fuoco clandestine (anche da guerra) e di esplosivi di uso militare di eccezionale pericolosità, spesso utilizzate dalle organizzazioni criminali per gravi attività delittuose. Con l’accusa di porto e detenzione illegale di armi e ricettazione, il melfitano Luigi Lioi è finito in carcere.

La misura cautelare, emessa dal gip di Potenza su richiesta della procura, è stata eseguita dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Melfi. Le indagini erano scattate dal sequestro di armi e munizioni effettuato lo scorso 19 ottobre presso un deposito agricolo che portò all’arresto in flagranza di reato dell’imprenditore agricolo Michele Mossucca. Secondo gli accertamenti investigativi sarebbe stato proprio Lioi ad affidare a Mossucca la custodia temporanea dell’arsenale all’epoca composto da un fucile mitragliatore da guerra di provenienza statunitense, un fucile da caccia, due pistole ed il relativo munizionamento. Il procuratore Curcio, nel comunicato attraverso il quale è stata data notizia dell’arresto, ha evidenziato come le indagini siano ancora in pieno svolgimento e di conseguenza suscettibili di ulteriori sviluppi.