POTENZA – Per il governatore lucano, Marcello Pittella, ai domiciliari dallo scorso 6 luglio per falso ed abuso d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta sui ricorsi truccati in sanità, il ricorso in Cassazione per ottenere la revoca della misura cautelare rappresenta una sorta di linea di confine, soprattutto dal punto di vista politico. E’ l’ultima possibilità per provare a tornare, a quel punto clamorosamente, in corsa per un’eventuale ricandidatura alla guida della Regione Basilicata tra le fila del Pd. E per riuscire nell’impresa Pittella si affida al “re” dei cassazionisti, l’avvocato Franco Coppi, uno dei penalisti più famosi d’Italia che nel corso della sua lunghissima carriera ha difeso personaggi del calibro di Giulio Andreotti e Silvio Berlusconi. L’ultimo grande caso di cui si è occupato è quello dell’omicidio di Sarah Scazzi, la quindicenne uccisa ad Avetrana nell’estate di otto anni fa: Coppi era l’avvocato di Sabrina Misseri, condannata in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio della cugina. Toccherà a lui provare a rovesciare il verdetto del tribunale del Riesame che ha confermato gli arresti domiciliari per il governatore lucano, evidenziando il rischio di inquinamento probatorio e di reiterazione del reato.
Approfondimenti sull’edizione cartacea de “La Nuova del Sud”
di Fabrizio Di Vito