MATERA- Come al solito figli e figliastri nella sanità lucana. Travolti dall’identico ciclone giudiziario, qualcuno è tornato a rioccupare il posto che aveva, altri invece devono sottoporsi nuovamente ad esame. E’ il caso dell’Asm, dove, come abbiamo scritto ieri, sono stati indetti avvisi per l’affidamento di strutture semplici e complesse vacanti, malgrado la chiarezza della norma. Percorso non praticato in altre aziende. Far rientrare qualcuno dalla finestra è una metafora, che non ha nulla di illegittimo sul piano giuridico. Colpire, però, sempre gli stessi è una discriminazione insopportabile. Entriamo nel concreto, con nomi e cognomi, in modo da portare serenità e distensione in un ambiente purtroppo bacato da tempo. Il decreto legislativo 502 del 1992 prevede che chi assume l’incarico di Direttore Generale o Direttore Amministrativo è collocato in aspettativa con “diritto al mantenimento del posto”. Le norme chiariscono inoltre che gli incarichi apicali della sanità sono utili ai fini del trattamento di quiescenza e previdenza poiché equiparati al servizio.
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