POTENZA – In Basilicata il 35% dei lavoratori guadagna meno del reddito di cittadinanza (il cui importo massimo è di 780 euro). A rendere noto il significativo dato è stato Il Sole 24 Ore che ha rielaborato i dati dell’Inps e tracciato una mappa a livello nazionale. L’identikit dei lavoratori dipendenti che hanno uno stipendio annuo inferiore ai 10mila euro è abbastanza standard: giovani che lavorano nel settore della ristorazione con contratti di apprendistato, stagionali, a tempo determinato. Nelle Regioni, l’incidenza maggiore è al Sud: il record va alla Calabria (45%), seguita da Sicilia, Puglia e Campania (al 40%). Rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno, quindi, la Basilicata riesce a fare leggermente meglio. Una platea che guadagna meno del reddito di cittadinanza, la misura di contrasto alla povertà prevista dal decreto 4/2018 e per la quale è possibile fare richieste dal 6 marzo scorso. Se consideriamo che il reddito di cittadinanza consente di arrivare a 780 euro al mese, per un anno si raggiungono i 9.360 euro netti, che corrispondono a un importo lordo di poco superiore ai 10mila euro. Ebbene, tra gli oltre 15 milioni di dipendenti del settore privato (esclusi operai agricoli e domestici) con almeno una giornata retribuita nell’anno – secondo l’osservatorio Inps riferito al 2017 – ce ne sono 2,4 milioni con una retribuzione (imponibile ai fini previdenziali), inferiore ai 5mila euro anni e 1,85 milioni tra 5mila e 10mila.
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