Levata di scudi contro la richiesta di dimissioni di Bochicchio: “Il suo un approccio illuminato, la Regione non cerchi il capro espiatorio”

POTENZA- Si moltiplicano le prese di posizione a difesa dell’operato portato avanti dal direttore generale dell’Azienda sanitaria di Potenza, Lorenzo Bochiccio che, secondo alcune indiscrezioni filtrate dalle stanze di viale Verrastro, sarebbe nel mirino dell’esecutivo regionale e dello stesso presidente Bardi che ne avrebbero chiesto le dimissioni. Contro queste voci già nei giorni scorsi, si sono espressi i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, partito interno alla maggioranza di centrodestra, contrario tuttavia al passo indietro indotto, del direttore Bochicchio. Una levata di scudi condivisa dalla triade sindacale di Basilicata e, a macchia d’olio, anche dai sindaci sparsi sui territori.

CGIL, CISL E UIL “Un’eventuale decapitazione dei vertici dell’azienda sanitaria di Potenza significherebbe mettere a rischio l’intero sistema – evidenziano in una nota Summa della Cgil, Gambardella della Cisl e Tortorelli della Uil – per sconfiggere la pandemia serve coesione. Se per un verso assistiamo alla quotidiana autocelebrazione del ‘modello Basilicata’, dall’altro apprendiamo dell’intento di cancellare una parte di chi quel modello ha contribuito a delinearlo. Sarebbe grave destabilizzare un’organizzazione che, pur nelle varie difficoltà riscontrate in questa pandemia, ha retto ed ora ha di fronte la grande sfida di vaccinare tutti i lucani. Non vorremmo che tutto ciò fosse generato da logiche assolutamente estranee all’unico vero obiettivo che dovremmo avere in questo momento, ovvero affilare, senza strappi, le armi contro questa crisi pandemica senza precedenti. Chiediamo – concludono i sindacati – al governo regionale di fare chiarezza su quanto sta accadendo”. Ai sindacati si aggiungono gli appelli dei sindaci.

FIALS “Manca il personale sanitario per la somministrazione del vaccino antiCovid, mancano i vaccini eppure la Basilicata raggiunge con un giorno di anticipo il target settimanale assegnato alla Regione dal Generale Figliuolo”. Sono le dichiarazioni di Luciana Bellitti, segretaria Filas Basilicata. “Le voci sulle dimissioni anticipate che la Presidenza della Giunta avrebbe richiesto al vertice dell’Asp destabilizzano i lavoratori del comparto, che con abnegazione e sacrificio, hanno concorso al raggiungimento dei brillanti risultati. Riteniamo indispensabile che il Presidente della Regione, in virtù degli eccellenti risultati raggiunti, pubblicamente smentisca la preoccupante ipotesi di dimissioni anticipate dall’incarico del vertice dell’Asp”.

I SINDACI: Cervellino “La visita del Generale Figliuolo – sottolinea la sindaca di Genzano di Lucania, Viviana Cervellino – ha palesato quanto poco logica sia stata la scelta di calare sulla Basilicata un modello di sanità centralizzato, con pochi punti vaccinali. I Sindaci avevano proposto di replicare il modello over 80 bruscamente rifiutato, più per ragioni politiche che organizzative. Così, come pare tutta politica la richiesta di dimissioni del vertice dell’Azienda sanitaria di Potenza. Si vuole dare una testa all’opinione pubblica, un capro espiatorio, così da placare per qualche ora il dissenso dilagante. Mai, come in questo momento – prosegue Cervellino – i territori hanno bisogno di riferimenti. Leggere che si chiedano le dimissioni anticipate al Dg Bochicchio, noto per la sua capacità di intercettare le esigenze dei territori e per aver organizzato con l’azienda sanitaria una efficientissima campagna vaccinale per gli over 80, Comune per Comune, lascia interdetti. Il centrodestra lucano avrà modo e tempo di fare nomine di partito. Adesso pensi ai lucani. La mia comunità deve tanto al dottor Bochicchio e all’Asp”.

Altobello “C’è stato un momento in cui la Basilicata- è invece il commento del sindaco di Lavello, Sabino Altobello – ha rappresentato un modello esemplare. Un modello di vaccinazione della popolazione più a rischio, quella anziana over 80, attraverso un sistema originalissimo, capillare, diffuso e di prossimità. E’ stata la prima e forse unica esperienza in Italia nella quale si è concentrato uno sforzo generoso e cooperativo tra Azienda Sanitaria, i distretti di medicina territoriale, i 131 Comuni, le Associazioni e i Medici di Medicina Generale. Questo risultato lo si è ottenuto anche per l’approccio ‘illuminato’ di alcuni dirigenti, tra questi sicuramente il dott. Lorenzo Bochicchio che, ha agito sulla leva dell’irrobustimento , in piena pandemia, del nostro sistema di medicina territoriale attraverso iniziative di prevenzione, sorveglianza e cura. E’ il momento di mettere da parte polemiche ideologiche e di accantonare esperienze improvvisate, confuse e disordinate : la strada da percorrere è questa se vogliamo affrontare in modo adeguato ed efficiente, qui in Basilicata, questa battaglia difficile ed insidiosa”.

I SINDACI DELL’AREA SUD- “Apprendiamo in queste ore della richiesta di dimissioni del Dg Asp Lorenzo Bochicchio. In questi anni del suo mandato, soprattutto nell’ultimo, che ci ha visto come sindaci coinvolti in prima linea a causa della pandemia, non è mai mancato un confronto improntato su collaborazione e vicinanza concreta da parte del Dg Bochicchio e di tutta l’Azienda Sanititaria nei confronti dell’area Sud, la più lontana dal capoluogo della Nostra Regione. Il Direttore generale, con incessante spirito di impegno e abnegazione, non sempre scontati , ha guidato un’intera Azienda dai primi e convulsi momenti della pandemia, senza mai trascurare , con la sua presenza ancorché con risoluzione delle problematiche , le esigenze dei territori anche per gli aspetti di ordinaria gestione delle strutture ospedaliere e distrettuali della nostra area. Oggi la pandemia e le problematiche ad essa connessa sono tutt’altro che superate. Proprio per questo motivo, senza entrare nel merito delle scelte e decisioni che non ci competono, esprimiamo forte preoccupazione per come un cambio al vertice nell’Azienda Sanitaria di Potenza possa influire negativamente sulla imminente gestione della pandemia in termini di efficienza per i nostri concittadini e per interi territori.Siamo e saremo noi Sindaci i rappresentanti dei bisogni di salute dei nostri cittadini e, al fine di assolvere al nostro compito nel migliore dei modi, continueremo sempre ad apprezzare il lavoro dei dirigenti della Sanità, così come è avvenuto in questi ultimi anni, improntato in maniera preminente sul rispetto istituzionale, sulla collaborazione ancorché sul coinvolgimento dei territori”. Questo quanto dichiarano in una nota i primi cittadini di Chiaromonte, Lauria, Senise, Nemoli, Rivello, Trecchina, Castelluccio Superiore, Castelluccio Inferiore, San Paolo Albanese, San Severino Lucano, Viggianello, Rotonda, Roccanova e Calvera.

I SINDACI DEL VULTURE – I primi cittadini dell’Ambito Vulture Alto Bradano, esprimono forte preoccupazione circa la notizia diffusa a mezzo stampa in queste ore, che vedrebbero dimissionario il Dg Asp Lorenzo Bochicchio. “In un momento così delicato per le nostre comunità – scrivono in una nota – riteniamo sia doveroso fare una seria riflessione anche sull’opportunità di lasciare la guida dell’Asp. Le dimissioni al vertice nell’Azienda Sanitaria di Potenza potrebbero comportare, in questo periodo storico, una interruzione o un rallentamento dei programmi già avviati, rispetto ai quali, un possibile cambio al vertice potrebbe influire negativamente sulla incombente gestione della pandemia, che vedrebbe penalizzati i nostri concittadini e i territori”. Nell’esprimere il nostro sostegno al dottor Bochicchio e a tutto il vertice dell’azienda Sanitaria, per il ruolo delicato fin qui svolto – i sindaci auspicano – senza voler entrare nel merito delle scelte e delle decisioni che non ci competono, che la notizia sia infondata e che si agisca sulla leva dell’irrobustimento del nostro sistema di medicina territoriale attraverso iniziative di prevenzione, sorveglianza e cura.