M5S, 60mila posti? Pioggia di ironie sul candidato presidente Mattia

POTENZA- C’è chi l’ha definita come una “meraviglia delle meraviglie”. Qualcun altro invece l’ha etichettata diversamente, quasi a volerne sottolineare metaforicamente la valenza da espediente ragionato, pescato nel bagaglio delle strategie di mercato, roba da manager navigati. Prendendo in prestito la denominazione di uno dei gruppi musicali che negli anni ’80 ha fatto la storia della musica italiana. I “Mattia Bazar“. Ha fatto discutere e non poco la lettera del candidato presidente del Movimento cinque stelle di Basilicata, Antonio Mattia indirizzata ai lucani, in particolar modo ai cittadini e al mondo della piccola media imprenditoria. Ma ha fatto discutere soprattutto i suoi oppositori politici, esponenti politici degli schieramenti antagonisti ai 5 stelle alle prossime regionali, centrodestra e centro-sinistra. Mattia nella sua lunga missiva ha promesso ai lucani «piani per 55-60mila posti in 10 anni». «Il M5s ha preparato un piano per le infrastrutture da realizzare in Basilicata – dove il 24 marzo si voterà per eleggere il nuovo consiglio regionale – che prevede investimenti pubblici e privati ed è già in fase avanzata di studio con i diversi player nazionali ed internazionali. Un piano che, insieme con le altre azioni del programma, prevede circa 55-60 mila nuovi posti di lavoro in dieci anni». Mattia ha spiegato che la lettera contiene le «idee di fondo e le azioni principali che il M5s metterà in campo per la rinascita sociale ed economica della Basilicata dopo le prossime elezioni regionali». Promesse che non sono andate giù alla politica regionale. A partire dal consigliere di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa.

 

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