POTENZA- Non ha mai piegato la testa e dopo due giorni trascorsi a letto con la febbre e il difficile interrogativo «mi dimetto da senatore o no?», ha deciso di non piegarla neanche questa volta. Non solo non si è dimesso dalla carica di senatore (come invece aveva pre-annunciato lunedì pomeriggio) e almeno per ora non intende farlo, ma arriva a sfidare il Movimento inoltrando un reclamo al comitato di garanzia e al garante Beppe Grillo con cui chiede chiarezza sulla vicenda che lo ha visto al centro del dibattito politico nazionale dopo l’espulsione comminatagli alla vigilia del capodanno. Saverio De Bonis, il senatore di Irsina rompe il silenzio. Nonostante un altro silenzio stridente, quello dei portavoce lucani che hanno preferito avallare la decisione del capo politico sulle epurazioni piuttosto che difendere un loro conterraneo. Ma lui non sta zitto e con un post su facebook, come suo costume, si rivolge direttamente ai suoi ”amici”. Quelli che sempre lo hanno sostenuto e che anche in questo caso gli hanno dimostrato stima e affetto anche sui social: i cittadini. «Vai avanti a testa alta Saverio», è stato uno dei tanti commenti sotto un suo post dei giorni scorsi. Ricordiamo che De Bonis è stato espulso per aver violato le ‘norme’ del codice etico. La decisione dei probiviri è arrivata ”a fronte di comportamenti contrari alle norme dello statuto e dello stesso codice”. Il senatore di Irsina eletto nell’uninominale nel collegio unico Basilicata, è stato cacciato perché a distanza di 10 mesi dal voto, la sua elezione è stata valutata come “illegittima”.
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