MATERA – Scuole chiuse e divieto di impiego per fini potabili dell’acqua erogata da Acquedotto Lucano. La città di Matera in ginocchio per un giorno a causa del «superamento dei parametri dei batteri coliformi a 37 gradi centigradi del partitore Terlecchia-Matera». Tutto è cominciato nella serata di giovedì, quando con un’ordinanza cautelativa, il sindaco della Città dei Sassi, Raffaello De Ruggieri, ha vietato «in tutto il territorio comunale di far uso per fini potabili dell’acqua erogata da Acquedotto Lucano. Un’ordinanza “cautelativa” che ha determinato la chiusura di tutti i plessi scolastici di ogni ordine e gradom ma non solo. A seguito della presenza di quantità superiori alla norma di batteri coliformi nell’acqua destinata al consumo umano, il dipartimento di prevenzione collettiva della salute umana dell’Azienda Sanitaria di Matera, diretto dal dottor Espedito Moliterni, ha sconsigliato l’apertura delle piscine ad uso pubblico e degli studi dentistici. Allo stesso modo è stato sconsigliato l’utilizzo di acqua nebulizzata nei centri estetici e nei centri benessere. Acquedotto Lucano si è messo subito a lavoro per provvedere all’immediata istituzione di servizi alternativi di consegna di acqua potabile mediante autobotti o acqua in confezione originale. I materani – di buon mattino – hanno preso letteralmente d’assalto i supermercati per comprare acqua minerale. Una vera e propria corsa all’ultima bottiglia rientrata nel pomeriggio quando Asm e Acquedotto Lucano hanno reso noto che i risultati dei campionamenti hanno dato esito negativo. Emergenza rientrata dunque, mentre la macchina organizzativa era in moto per fronteggiare l’emergenza.
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