Mensa scolastica a Matera, se ne parla il 16 gennaio. Genitori: Comune inadempiente

MATERA – Niente mensa per una settimana, al rientro dalla pausa natalizia. Ancora disagi per gli studenti della città di Matera a causa di una serie di tecnicismi che gravano sulla regolare erogazione del servizio mensa. A denunciarli, i genitori che compongono il comitato. “C’eravamo lasciati lo scorso 15 settembre con il buon proposito di risolvere l’annosa questione della mancata erogazione del servizio mensa ad inizio e fine anno scolastico. Impresa ardua ma oramai metabolizzata. Mai avremmo pensato – scrivono in una nota – che la questione mensa si sarebbe posta anche nel bel mezzo dell’anno scolastico. Pensavamo che quel tavolo tecnico convocato tra assessorato alle Politiche Sociali, ufficio Scuola, dirigenti, rappresentanti di istituto e sindacati fosse un passo in avanti. Verso cosa? Nella direzione di una maggiore presa di coscienza da parte delle istituzioni rispetto a quello che significa effettivamente politiche di sostegno alla famiglia, alla questione di genere etc. Invece siamo qui, a inizio 2023, alle prese con i tecnicismi di un appalto per il servizio mensa che continuano a non funzionare.

Nel passaggio di consegne dalla società appaltatrice che ha erogato il servizio fino al 23 dicembre, in virtù del vecchio bando, e la nuova società appaltatrice, fresca di nomina, qualcosa è andato chiaramente storto. A gran voce lo scorso settembre l’attuale amministrazione e i suoi tecnici dicevano che non si trattasse di un problema politico ma tecnico… Oggi forse possiamo dare loro ragione, il vostro non è solo un problema politico ma pure tecnico. Infatti è proprio un problema di competenza. Pagheremo ancora una volta noi genitori e i nostri figli le vostre inadempienze. A noi non resta la speranza che possiate imparare da questo errore pro-futuro. Perché la speranza è l’ultima a morire e oramai rimane solo quella con noi e i nostri tripli salti mortali per conciliare un’istruzione dignitosa per i figli e il lavoro. Infine, ma non per importanza, rimaniamo in attesa che l’amministrazione convochi un tavolo di confronto con l’ufficio scolastico provinciale e regionale per risolvere – conclude il comitato – l’imbarazzante questione delle nomine dei docenti ad anno scolastico già avviato. Passaggio propedeutico per il tempo pieno ad inizio anno scolastico e quindi mensa sin dal primo giorno di scuola. Con la speranza che il 2023 sia l’anno giusto per il rispetto di questi diritti basilari”.