MURO LUCANO – Il sindaco Giovanni Setaro 37 anni fa non era neanche nato. Ieri ha potuto eseguire il taglio del nastro, in compagnia dell’assessore regionale al ramo Carmine Miranda Castelgrande e degli altri sindaci dell’area. In questi decenni di proclami e appelli alle istituzioni si sono susseguiti numerosi amministratori e molti residenti nel frattempo sono emigrati. Ma la Nerico-Muro Lucano ha sempre dovuto portarsi addosso il peso dell’incompiuta. Anche oggi, la strada non risulta tutta percorribile. Ma per tanti la data di ieri è da cerchiare in rosso perché simbolo di una prima conquista. E’ costata centinaia e centinaia di milioni e soltanto nel 2018, a distanza di 37 anni dalla progettazione, è stata consegnata, in parte, alle comunità. Doveva rappresentare l’anello di congiunzione tra le aree industriali lucane e campane, una bretella in grado di connettere il potentino con l’avellinese. Con la presa in consegna e il nulla osta dell’Anas, il tratto (12 km) compreso dallo svincolo di Castelgrande e contrada San Luca (Muro Lucano) è stato aperto al traffico “con l’imposizione del limite di velocità di 60km/h e del divieto di sorpasso” e l’obbligo dell’uso dei pneumatici da neve o catene a bordo già a partire dal 15 ottobre e fino al 30 aprile. All’appello mancano altri 6km, ma secondo l’assessore Castelgrande entro fine anno, saranno eseguiti anche i lavori di impermeabilizzazione di una galleria, che al momento ne impediscono la completa fruizione.
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