No all’Autonomia differenziata, più di sessanta movimenti sotto la Regione. Al via la raccolta firme

POTENZA – “A rischio ci sono i principi di eguaglianza, solidarietà e unità alla base del Paese, che inevitabilmente renderebbe ancora più grandi le disparità che già dividono il sud Italia dal nord, mettendo a repentaglio il sistema scuola, la sanità, il trasporto pubblico, minando i diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione”. Il no al disegno di legge Calderoli sull’autonomia differenziata è stato ribadito con forza.

Oltre sessanta tra forze politiche, sindacali, associative e civiche si sono ritrovate in viale Verrastro davanti la Regione per la mobilitazione promossa dal Coordinamento contro l’autonomia differenziata. Si scrive autonomia differenziata, ma si legge scissione dell’Italia il tema portante della protesta.

Forte il sostegno anche di amministratori locali e primi cittadini. Il coordinamento, che ha motivato la protesta anche per “evitare la secessione dei ricchi”, ha espresso “sconcerto per la posizione a favore del disegno di autonomia differenziata, espressa dal presidente della Regione Bardi e da tutto il centrodestra lucano. Forte poi il sostegno anche dei giovani lucani. Intanto è stata promossa anche una raccolta firme per una legge di iniziativa popolare contro l’autonomia differenziata