Nonno stalker, a 85 anni perseguita e minaccia di morte la giovane ex compagna

POTENZA – Dopo la fine di una relazione sentimentale con una donna molto più giovane di lui, avrebbe iniziato a perseguitarla e a minacciarla in più occasioni con appostamenti, telefonate e frasi esplicite che avrebbero portato la vittima a vivere per diversi mesi in un perdurante stato di ansia. Con l’accusa di stalking, F.M., un 85enne residente in Val d’Agri, è stato rinviato a giudizio dal gup del tribunale di Potenza, Antonello Amodeo. Le condotte contestate all’anziano risalgono al periodo compreso tra il settembre del 2018 e il gennaio del 2019, con l’aggravante di “aver commesso il fatto nei confronti di persona legata in passato da relazione affettiva”.

L’85enne, infatti, non si era rassegnato alla fine della relazione sentimentale con una donna di circa 40 anni e attraverso una serie di atti persecutori avrebbe costretto la donna a cambiare radicalmente le sue abitudini di vita. Attraverso chiamate ed sms l’uomo avrebbe più volte rivolto ingiurie e minacce alla sua ex compagna, per poi appostarsi in diverse occasioni nei pressi della sua abitazione fino ad arrivare, nel novembre 2018, a citofonare in piena notte per chiederle di poter salire. Come si legge nella richiesta di rinvio a giudizio firmata nei mesi scorsi dal pubblico ministero Sarah Masecchia, inoltre, l’anziano avrebbe più volte seguito la donna “a piedi o con l’auto” e in un’occasione le avrebbe mimato “il gesto dello strangolamento”. Un’escalation di atti persecutori culminata con esplicite minacce di morte: “Non arriverai al 2019, lo passerai in una bara…A me che mi faranno? Sono vecchio non mi fanno un c….”, questa una delle frasi che l’uomo avrebbe rivolto alla donna con la quale aveva avuto una relazione affettiva, senza risparmiarle termini ingiuriosi e offensivi. Nella giornata di ieri il gup Amodeo ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla procura. Il processo di primo grado a carico dell’85enne accusato di stalking prenderà il via il prossimo 14 luglio davanti al tribunale monocratico di Potenza.