POTENZA – Da un lato la politica proiettata verso le prossime elezioni regionali di aprile. Dall’altro le vertenze aperte e le gravi carenze di opportunità soprattutto per i giovani, che stanno mettendo a dura prova la tenuta demografica della Basilicata. Per questo mentre in viale Verrastro c’è chi si trova alle prese con la composizione delle liste, poco sotto nel piazzale antistante il palazzo della Regione, qualcun altro è pronto a far sentire la propria voce.
Dagli operai della logistica Stellantis di Melfi, al comitato degli agricoltori lucani. Due platee in attesa di risposte dai palazzi del potere, e dunque decise a manifestare per rivendicare il diritto ad un futuro stabile. Lunedì prossimo a Potenza dopo il tavolo di crisi con Bardi e Galella della scorsa settimana e la seduta del Consiglio regionale dedicata, il movimento spontaneo degli agricoltori, tornerà a farsi sentite. E mentre gli agricoltori si preparano a lunedì, domani il piazzale della Regione sarà occupato dal presidio,degli operai della logistica di San Nicola di Melfi, comparto che rischia l’estinzione in assenza di commesse da parte di Stellantis. Con il 75% degli operai in cassa integrazione, Fismic e Uilm, sollecitano il presidente Bardi e il ministro Urso ad interventi urgenti, prima che sia troppo tardi.
E sarà un 8 marzo di mobilitazione anche per i lavoratori del gruppo Enel. I sindacati di categoria hanno proclamato lo sciopero generale per protestare contro le scelte gestionali del management aziendale. In Basilicata è previsto un presidio a Potenza, in piazza Mario Pagano, dalle 10 alle 12.