POTENZA – Festa di Avvenire. Ha parlato di pace e di autonomia differenziata il cardinale Zuppi di rientro dalla Russia. Ieri a Potenza ospiti dell’ultima serata della settima edizione – promossa dal quotidiano cattolico in collaborazione con la Conferenza Episcopale italiana e con l’associazione Giovane Europa presieduta da Angelo Chiorazzo – il francescano padre Enzo Fortunato e il cardinale Matteo Zuppi di rientro dal viaggio in Russia. Ad introdurre il confronto il presidente della Cei lucana, monsignor Salvatore Ligorio.
Il presidente della Cei nazionale, sua eccellenza il cardinale Zuppi – tornato dalla Russia il 30 giugno scorso dove era stato inviato da Papa Francesco per proseguire la sua missione umanitaria, iniziata a Kiev con l’incontro con il presidente Zelensky – ha parlato ieri di una pace necessaria e giusta. Condannando l’uso delle armi e incitando il mondo occidentale a farsi promotore del cessate il fuoco. “È proprio quando il buio si fa più fitto che bisogna cercare spiragli di pace – ha detto il cardinale Zuppi -. Abbiamo il dovere di farlo, sapendo che nessuno possiede la bacchetta magica e che dobbiamo fare tutto quanto necessario per far cessare la guerra. La pace e la giustizia vanno sempre insieme. La pace richiede una logica di unione e non di divisione come purtroppo sta accadendo”.
E sull’autonomia differenziata Zuppi conferma la posizione della Chiesa. “I vescovi riserveranno sempre attenzione su questo tema – ha detto -. Non solo quelli del Sud, perché non venga mai messa in discussione la solidarietà tra le regioni italiane”.
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