Pd, l’ombra di Zingaretti sulle regionali. I renziani incrociano le dita

POTENZA- Un’autentica rivoluzione interna al Pd con prevedibili ripercussioni sui risultati delle regionali del 24 marzo. Almeno nelle liste del Pd-centrosinistra e in termini di preferenza. E’ la lettura politica del voto di domenica in Basilicata per le primarie del Pd che al di là delle previsioni della vigilia hanno visto vincitore anche da noi, come è accaduto a livello nazionale, Nicola Zingaretti. Il presidente della Regione Lazio ha infatti prevalso sul candidato Maurizio Martina, sostenuto dalla segreteria Polese (Pittella) che dunque partiva in vantaggio. Intanto gli oltre 15 mila lucani che sono andati alle sezioni istituite dal Pd in quasi tutti i 131 comuni è un dato da non sottovalutare anche se molto lontano dai 55 mila del dicembre 2017, in occasione delle precedenti primarie che però hanno riguardato l’elezione del segretario regionale del partito. Un buon segnale di presenza e voglia di partecipazione che è venuta dal popolo del Pd e che non era affatto scontato dopo il clima di tensione superato solo con il passo indietro di Pittella e la scelta di Carlo Trerotola. Gli scrutatori e addetti ai seggi riferiscono che si sono viste molte facce nuove che meno di due anni fa non hanno partecipato alle altre primarie. Anche questo un fatto originale che è considerato rilevante per le elezioni regionali interpretandolo come incoraggiamento alla linea di rinnovamento della classe politica dei dem.

 

Approfondimenti sull’edizione cartacea de “La Nuova del Sud”

di Arturo Giglio