POTENZA- Da una parte la “verità” del centrodestra, dall’altra quella del centrosinistra. In mezzo, come quasi sempre accade in politica, ci finiscono i cittadini. Quello che è certo è che Eni in questo momento estrae, senza in cambio assicurare adeguate compensazioni ambientali. Punto fermo, peraltro, anche della posizione espressa ieri dai consiglieri del centrosinistra in conferenza stampa. E proprio come preannunciato dai Cinque Stelle qualche giorno fa, anche Marcello Pittella, Roberto Cifarelli, Luca Braia, Mario Polese e Carlo Trerotola sono pronti a chiedere al presidente Bardi di “chiudere il Centro olio di Viggiano fino a quando non sarà terminata la trattativa con l’Eni per la proroga della concessione Val d’Agri e per le nuove compensazioni ambientali. Non è difficile, noi lo abbiamo fatto, lo si può fare”. La proposta arriverà martedì in occasione del consiglio regionale convocato dal presidente Cicala. “E’ solo con la nostra raccolta di firme – hanno peraltro rimarcato – che siamo riusciti ad avere una riunione dedicata al tema delle estrazioni”. Sul polverone alzato dalle forze di maggioranza riguardo il ruolo che ha avuto e che avrebbe potuto avere il governo guidato da Pittella, naturalmente i cinque consiglieri si sono difesi, contrattaccando colpo su colpo.
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di Michelangelo Russo