Petrolio, la Regione a Eni: “Non venite a mani vuote”

POTENZA- «La sensazione è che volessero prendere tempo». Il giorno dopo il tavolo con Eni sul rinnovo della concessione Val d’Agri è questa la frase che più ritorna tra i corridoi di viale Verrastro. Mentre dell’annunciato “tavolo tecnico” da tenersi la prossima settimana ancora non c’è una data. Si attende, insomma, che da Eni si facciano vivi. Pronti anche a convocarli ad horas nel caso dovessero farsi attendere. Inizia però anche a delinearsi quella che sarà la strategia della giunta Bardi pronta a “giocare” su due tavoli separati. Il primo con la multinazionale, il secondo con il governo. Partendo da un presupposto: finora Eni e Stato, sulla Basilicata, “ci hanno mangiato abbastanza”. Pure troppo. E si fa anche di conto. Perché – si fa notare – se da una parte lo Stato ha incassato, «mediamente, circa 2 miliardi di euro ogni anno dal gettito fiscale per le estrazioni petrolifere in Basilicata», l’Eni, dall’altro, alla Basilicata ha sborsato pochissimo. Di royalties e anche di compensazioni ambientali.

 

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di Dario Cennamo