POTENZA – Il vice premier e leader del M5S Luigi Di Maio oggi sarà a Tito all’assemblea degli iscritti e portavoce lucani per presentare la proposta di organizzazione nazionale del MoVimento 5 Stelle (approvata sulla piattaforma Rousseau) e per riprendere i contatti con i dirigenti lucani e la “base”. Alla vigilia della tappa del tour che vede Di Maio impegnato in incontri in tutte le regioni abbiamo intervistato il sen. Arnaldo Lomuti, Vicepresidente del Movimento 5 Stelle al Senato e capogruppo in Commissione Giustizia. Senatore la Basilicata vista dal Senato è proprio diversa da quella vista dal Consiglio Regionale dove ha cominciato la sua attività al Gruppo M5S?
La Basilicata è sempre la stessa. Una terra molto bella, costantemente offesa da chi la violenta per sfruttarne le risorse. Ieri come oggi il mio impegno è lo stesso: rappresentare i disagi, gli interessi e le priorità della mia terra, capire di cosa ha bisogno e come garantirle sviluppo, progresso e benessere.
La grande novità è che adesso in Giunta e in maggioranza ci sono i vostri alleati del contratto di programma di governo nazionale. Non vi crea qualche imbarazzo?
No! Ma perché poi. Siamo forze politiche molto diverse e quasi ogni giorno emerge la differenza tra i nostri valori e le nostre idee e ciò che dice e pensa la Lega. Al governo ci tiene insieme un contratto prestabilito, che contiene punti precisi da portare a termine, mentre in Regione mostriamo integralmente i due diversi concetti di Basilicata che abbiamo. E a me dispiace che la mia Regione non sia governata dal Movimento. La nostra visione di economia circolare, di gestione dei rifiuti, di infrastrutture da realizzare, di sanità ed assistenza alle persone, di attenzioni alle piccole e medie imprese, di tutela e valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio, e la gestione orizzontale dell’energia, l’avrebbero elevata dagli ultimi posti degli indicatori economici e sociali nei quali è stata relegata dai governi precedenti. Ma anche dal silenzio complice della destra lucana, che oggi è al governo della Basilicata con sigle nuove, ma con facce e gestioni vecchie.
L’intervista integrale sull’edizione cartacea de “La Nuova del Sud”
di Arturo Giglio